martedì 17 novembre 2009

AMORELLI AMMESSO A FRUIRE DEI BENEFICI DELLA LEGGE ANTI USURA

La storia del cav. Salvatore Amorelli è esemplare di una Sicilia in cui l'imprenditoria sana deve lottare anche contro i soggetti istituzionali che dovrebbero al contrario aiutarla.
Totò Amorelli è un artigiano: ad una manualità innata accoppia estro, inventiva, fantasia e gusto, doti che lo rendono bravo ed apprezzato anche oltre i confini della propria terra.
Fabbrica pipe ed in breve queste finiscono nelle mani di capi di stato, papi, alte cariche delle Forze armate e della magistratura, collezionisti che ne decretano il successo a livello mondiale.
Amorelli è uno che crede in quello che fa ed in men che non si dica realizza un progetto importante: la sua fabbrica, che dà lavoro ad una decina di persone. Chiede finanziamenti, li ottiene, beneficia dei contributi statali (POR) e - essendo un imprenditore onesto - spende tutto nella realizzazione del suo progetto imprenditoriale. Le banche lo aiutano anticipandogli le somme decretate dallo Stato e dal soggetto gestore, quella Caltanissetta Scpa che - essendo un carrozzone politico - fallisce dopo qualche tempo.
Amorelli non dispera: ha il sostegno delle banche e in fin dei conti è pur sempre beneficiario di un credito nei confronti del Ministero. Si illude che prima o poi quei soldi arriveranno, consentendogli di saldare i debiti con il sistema bancario.
Non ha fatto i conti con la burocrazia, con quell'impianto limaccioso all'interno del quale le responsabilità evaporano, si dissolvono, vengono trasferite da un soggetto all'altro, ognuno incapace di dare risposte certe e rapide. Le banche - che fino a quel momento lo hanno assistito - prima innalzano il costo del loro intervento, praticando interessi sempre più alti, poi iniziano a disimpegnarsi; revocano i fidi, chiedono il rientro dalle esposizioni ed infine avviano le procedure esecutive.
Il gioco al massacro è iniziato: le sofferenze sono segnalate nella Centrale dei Rischi di Bankitalia, il credito viene negato, la procedura esecutiva va avanti, il Giudice delle esecuzioni - un GOT - nomina un custode giudiziario.
Ma Amorelli è testardo, chiede il pagamento delle somme vantate dal Ministero con pignoramento di queste presso la Banca d'Italia. Il provvedimento è rigettato per difetto di giurisdizione ma Amorelli non si arrende: nel frattempo ha commissionato una serie di perizie sui propri conti bancari.
Il risultato è sorprendente: in molti casi emerge che le banche hanno praticato interessi superiori alla soglia di usura. Amorelli denuncia il fatto alla Procura della Repubblica ed avvia una serie di procedimenti civili per vedersi riconosciuto il dirittoalla restituzione delle somme indebitamente percepite dalle banche a titolo di interessi.
Il resto è storia di oggi: nella Sicilia dei gattopardi, il Prefetto di Caltanissetta, Vincenzo Petrucci, riconosce alla ditta Amorelli il diritto ad avvalersi delle agevolazioni previste in favore dei soggetti colpiti dal reato di usura (L. n. 44/91999 art. 20), esprimendo avviso (decreto prefettizio n. 560/12B - 19 A.F.I.) a favore della sospensione dei termini legali e processuali a danno dell'impresa. In particolare, le procedure esecutive promosse da quegli istituti di credito denunciati per usura sono sospese per un anno e tutte le scadenze degli adempimenti amministrativi sono prorogate di tre anni.
Si tratta di una piccola vittoria e la strada per il riconoscimento del diritto è ancora lunga, ma la vicenda del cav. Amorelli deve insegnare a tutti che è necessario lottare sempre quando si è certi di essere nel giusto.

E' NATA L'ASSOCTU, L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI CONSULENTI TECNICI DEL TRIBUNALE IN MATERIA BANCARIA E FINANZIARIA


Sorta per iniziativa del dott. Roberto Marcelli, è nata l'Assoctu (www.assoctu.it), associazione nazionale dei CTU in materia bancaria e finanziaria.
Per potervi aderire è necessario essere iscritti all'albo dei CTU presente in ogni Tribunale: l'associazione intende promuovere la crecita morale e professionale dei propri iscritti.
Da parte nostra accogliamo questa iniziativa con estremo interesse, auspicando una effettiva crescita professionale dei CTU: purtroppo infatti, quotidianamente, ci troviamo di fronte a esemplari professionisti in ambito fiscale, tributario, del lavoro che - nominati CTU in ambito bancario e finanziario - palesano evidenti limiti di conoscenze in un ambito che meriterebbe - al contrario - il massimo delle competenze.
Non dimentichiamoci infatti che il CTU è "l'occhiale del giudice", in una materia nella quale il magistrato si affida - spesso in forma acritica - all'esito delle risultanze prodotte dal suo collaboratore di fiducia.
Benvenuta pertanto l'iniziativa del dott. Marcelli, nella speranza che la neonata associazione possa contribuire alla effettiva crescita professionale dei Consulenti Tecnici.